La presenza di acqua su soffitti, pavimenti, mobili e muri va risolta in modo definitivo, visto che oltre a danneggiare la nostra casa mette a rischio anche la propria salute.
Capire di quale tipologia di umidità sia affetta la propria casa è facilmente riscontrabile in alcuni segnali tipici:
1) presenza di odore di muffa
2) pavimenti con fughe nere
3) Aloni scuri negli angoli di muri e soffitto
4) superfici bagnate prevalentemente nel mesi invernali
5) maggiore presenza di aloni, muffa e macchie sui muri più freddi, ossia esposti a nord
6) Non si dovrebbero notare rigonfiamenti o distacco di intonaci, visto che la condensa non contiene sali.
Alcuni fattori che contribuiscono alla formazione di condensa sono la presenza di eccessiva umidità nell'aria a causa di scorrette abitudini come: non aprire abbondantemente la finestra del bagno in particolare dopo la doccia, stendere i panni bagnati in casa, non areare i locali tenendoli chiusi. In generale è consigliabile aprire almeno una volta al giorno le finestre per 10,15 minuti così da permettere all'aria satura di umidità di fuoriuscire.
Un altro paio di consigli utili sono di mantenere una temperatura interna ai locali abitativi che si aggiri sui 20 °C e di utilizzare pitture murali traspiranti che permettano ai muri di “respirare”.
Spesso l'origine della condensa è dovuta all'umidità eccessiva che fuoriesce dai muri, chiamata umidità di risalita. In tal caso i consigli sopraesposti, seppur di qualche utilità, non risolveranno la situazione.
Per risolvere alla radice la presenza di umidità di risalita è necessario eliminare l'eccessiva quantità di acqua presente all'interno dei muri.
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